Tagli Ue all’agricoltura

Tagli Ue all’agricoltura

Nel 2021 partirà il primo bilancio comunitario che, fino al 2027, finanzierà i progetti dell’Unione europea. 

Una situazione decisionale già delicata in passato, oggi ancor più difficile data l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione. 

Il progetto definitivo sarà reso pubblico soltanto il 2 Maggio, anche se la Commissione europea ha già presentato le possibili alternative.

La ridistribuzione dei fondi sarà dettata da una rivalutazione delle priorità, che vedrà un aumento della spesa per alcune nuove emergenze come l’immigrazione e la sicurezza.

Tra le prerogative principali: il controllo delle frontiere, la difesa e la sicurezza, la mobilità dei giovani, il finanziamento della rivoluzione digitale, la ricerca e l’innovazione, il bilancio della zona euro, la politica di coesione. 

I tagli invece coinvolgeranno soprattutto il settore agricolo, attraverso tre strade percorribili: o un’azione mirata a mantenere lo status quo, o l’effettuazione di un taglio del 15%, oppure quella più radicale con un taglio del 30%.

Come afferma Gunther Oettinger, il commissario Ue al Bilancio:

Non dobbiamo ripetere la sfortunata esperienza del 2013 quando l’accordo sull’attuale bilancio è stato adottato con molto ritardo. Se ci fosse nuovamente questo ritardo oltre 100mila progetti finanziati dall’Unione (…) non potrebbero partire per tempo.

Dunque, i tempi stringono ma il tutto deve essere trattano con i guanti di velluto, poiché le decisioni da prendere sono fondamentali per il futuro dell’Unione europea.

https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2018-02-14/tagli-ad-agricoltura-e-coesione-effetto-brexit-bilancio-ue-150336.shtml?uuid=AEaTW2zD

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