Sfera Srl: la prima serra idroponica in Italia

Sfera Srl: la prima serra idroponica in Italia

L’agricoltura sostenibile di Sfera è uno dei successi italiani degli ultimi anni.

La start up toscana, con la sua serra ipertecnologica, ha ottenuto nel 2017 un guadagno pari a 7 milioni di euro.

La serra idroponica Sfera, che ha aperto a gennaio 2018 nel Comune di Gavorrano (GR), rappresenta sul territorio italiano l’unico centro di produzione ad elevata tecnologia di ortaggi e verdure, come pomodori, lattughe ed erbe aromatiche.

La tecnica innovativa alla base del suo funzionamento consente la produzione di ortaggi utilizzando solo il 10% dell’acqua e il 10% del suolo rispetto alla coltivazione in campo aperto, ma con una resa 15 volte superiore.

La serra è di 12 ettari e ha un valore complessivo di 18 milioni di euro, a cui hanno contribuito importanti investitori italiani.

Questo primo prototipo, che fa parte di un progetto ancora più ambizioso, genera un impatto positivo a più livelli:

Di sistema, introducendo processi produttivi complessi e di grandi dimensioni, finalizzati a portare innovazioni di processo e di prodotto in un settore dominato da modelli produttivi e commerciali molto datati;

Ambientale, grazie ai ridotti consumi idrici ed energetici, a cui si aggiunge l’aumento di produttività legato allo sfruttamento di suoli non convenienti ad altre coltivazioni;

Occupazionale, grazie alla creazione di posti di lavoro nelle aree dove vengono realizzate le serre;

Per il consumatore, il quale avrà a disposizione un prodotto di qualità organolettica superiore.

Inoltre, sul sito dell’azienda si specificano le ragione che hanno portato alla realizzazione di questo progetto:

“La riduzione dei suoli agricoli a causa del cambiamento climatico e dell’agricoltura intensiva, ed il contemporaneo aumento dei consumi di prodotti ortofrutticoli richiede soluzioni immediate per supportare la domanda senza danneggiare biodiversità ed ecosistemi.

L’obiettivo di Sfera S.r.l. è di rispondere a queste sfide ambientali e di mercato attraverso la costruzione di serre di grandi dimensioni altamente tecnologiche per la produzione e la commercializzazione di ortaggi coltivati con metodi idroponici.

La coltivazione idroponica permette di ottenere numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali:

1) produttività 10 volte maggiore;

2) consumo idrico drasticamente inferiore;

3) qualità organolettica più elevata;

4) produzione costante ed affidabile durante tutto l’anno;

5) utilizzo di suolo non conveniente per altre coltivazioni.

In altri paesi, europei e occidentali, queste tecnologie sono utilizzate già da molti anni e stanno conoscendo un forte sviluppo.

Questo sviluppo influenza anche la produzione italiana in quanto noi importiamo un’importante quantità di prodotti orticoli proprio da questi paesi: in particolare Olanda e Spagna.

Nel nostro paese esistono ancora remore culturali, a volte  giustificate, all’introduzione in agricoltura di nuove tecnologie su larga scala, che richiedono oltretutto anche grossi investimenti di capitali e una gestione manageriale di tutto il processo.

Noi pensiamo che i nuovi modelli di produzione se ben gestiti, possano portare benefici per tutti gli attori della filiera e anche per i consumatori; e possano contribuire a ridurre lo sfruttamento della manodopera non specializzata, fenomeno questo molto presente nel settore agricolo.

Abbiamo creduto nel progetto di Luigi Galimberti, fondatore di Sfera, dando un primo supporto tramite un seed capital per effettuare lo studio di fattibilità necessario ad ottenere tutte le informazioni per la fase preliminare del progetto.

Abbiamo deciso, in seguito, di credere nel progetto fino in fondo e di fare un passo avanti per trasformarlo in realtà, guidando e concludendo con successo un nuovo round di investimenti, che ha visto una raccolta di equity per un totale di 7 milioni, e di debito pari a 11 milioni.”

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