Per la Tuscia la nocciola può ancora essere fonte di sviluppo

Per la Tuscia la nocciola può ancora essere fonte di sviluppo

La Coldiretti di Viterbo ha organizzato un convengo a Caprarola lo scorso 26 maggio, dedicato al presente e al futuro della coltivazione di nocciola.

Un settore che, pur già importante, sembra avere ancora margini di crescita, sebbene Antonio Rosati dell’Arsial abbia posto la problematica del deprezzamento in caso di produzioni eccessive. 

I noccioleti coprono 22.000 ettari, ma potremmo programmare una ulteriore espansione su altri 10.000. Le prospettive di mercato – ha spiegato il direttore della Coldiretti di Viterbo, Alberto Frau – sono incoraggianti.

Secondo i dati Istat (2015) in Italia si contano 72.000 ettari coltivati a nocciolo.

In provincia di Viterbo la coltivazione è estesa in 30 comuni e coinvolge oltre 8.000 famiglie. Il 30% delle nocciole consumate in Italia arriva dal Lazio, cioè dalla provincia di Viterbo.

Le quotazioni delle varietà coltivate nella Tuscia, soprattutto la tonda gentile romana e la tonda di Giffoni, si attestano in media sui 250 euro a quintale, più del doppio rispetto a dieci anni fa, seppure in calo rispetto alle ultime due annate.

Insomma si può tornare a investire in noccioleti, come spiegato dall’assessore regionale all’Agricoltura Carlo Hausmann e confermato dai rappresentanti della Ferrero che hanno chiarito come l’azienda piemontese stia programmando di aumentare l’acquisto di nocciole italiane nei prossimi anni.

A spingere sull’acceleratore anche gli ultimi dati in campo medico e scientifico, sempre più convergenti sulle grandi potenzialità salutistiche della nocciola.

In particolare nel campo della riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, incluso l’infarto, e del diabete.

Risultati facili da raggiungere, le varie sperimentazioni infatti parlano di effetti importanti già con il consumo abituale di 30-40 grammi al giorno di nocciole sgusciate, possibilmente crude e non private della pellicina (dove sono racchiusi la maggior parte degli antiossidanti del prodotto). 

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