Olio Extravergine, l’importanza di formare gli assaggiatori per migliorare il mercato

Olio Extravergine, l’importanza di formare gli assaggiatori per migliorare il mercato

Rilanciare e sostenere un consumo critico e oculato dell’olio extravergine di oliva è la strada intrapresa dal Seminario permanente Luigi Veronelli e dall’Airo (Associazione internazionale ristoranti dell’olio), che hanno lanciato un corso per aspiranti degustatori di olio di oliva.

L’idea è quella di riversare in società professionali capaci di far apprezzare l’olio EVO come un condimento ricco di particolarità piuttosto che un prodotto standard e omogeneo.

Il percorso parte da Milano, d’altronde la Lombardia è la regione con il consumo di olio EVO pro capite più alto d’Italia, e qui il Seminario Veronelli vuole riprendere quanto anticipato dal grande critico enogastronomico, che si rese conto – tra i primi – come gli stessi coltivatori fino a qualche tempo fa non prestassero molta attenzione alle tecniche produttive e al risultato finale dei loro sforzi.

Un quadro sostanzialmente cambiato, con produttori sempre più preparati e vocati alla qualità, che devono però essere bilanciati da consumatori altrettanto attenti.

Un po’ il percorso fatto con i sommelier nel vino, ovvero riuscire ad avere sul territorio sempre più ambasciatori del consumo buono e corretto di olio extravergine di oliva.

Singoli cittadini ma anche ristoratori, che andranno a conoscere sia le caratteristiche dei vari prodotti, le capacità di abbinamento e i fondamenti di nutraceutica ad essi legati.

Un percorso che vede operative anche nel Lazio diverse realtà e che in futuro potrebbe portare ad un miglioramento della conoscenza dell’olio extravergine di oliva, a tutto beneficio dei produttori oltre che dei consumatori.

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