Non abbandonate l’olivo, il rischio è totale. Parola dell’Accademia dei Georgofili

Non abbandonate l’olivo, il rischio è totale. Parola dell’Accademia dei Georgofili

Le colture agricole tradizionali, come l’olivo o anche la viticoltura un po’ in tutto il Lazio, hanno avuto da sempre molteplici ruoli, da quello economico a quello culturale ma, non ultimo, anche uno ambientale.

A insistere su questo ultimo aspetto è l’Accademia dei Georgofili, che ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio sulla conservazione del suolo.

Al di là delle situazioni eclatanti di palese deturpazione del paesaggio o di opere realizzate senza la minima valutazione di impatto o di rispetto di una pianificazione territoriale, è evidente che stiamo assistendo ad un preoccupante consumo di suolo cioè ad una sua impermeabilizzazione (sealing), si legge nella nota dei Georgofili, che poi prosegue: Il paesaggio agricolo mediterraneo è ancora oggi caratterizzato da versanti modellati dall’uomo mediante una serie di interventi sistematori aventi quale principale finalità la riduzione della lunghezza del versante o la modificazione delle pendenze. Con la modernizzazione dell’agricoltura si è persa la coscienza sistematoria, che collegava la difesa del suolo dal campo ai bacini idrografici, ed è proprio qui una delle chiavi di volta che spiegano l’intensificarsi negli ultimi decenni di eventi catastrofici.

Continuare a produrre olio sulle colline dei Lepini significa quindi anche mantenere un habitat, una situazione ambientale capace di rispondere in modo resiliente agli eventi atmosferici, che pure stanno diventando di per sé più violenti.

Ma gli studiosi non si limitano a dare un semplice monito, indagano anche sulle cause che portano al rischio di abbandono di queste colture: “Attualmente i margini di reddito per gli agricoltori sono diventati molto spesso talmente esigui che nei fatti impediscono l’attuazione di opere di sistemazione idraulica-agraria”.

Ecco, il reddito agrario. Finché non si lavorerà a livello politico per proteggere e promuovere la redditività dell’Agricoltura, il rischio di abbandono ci sarà sempre.

Con tutti i rischi connessi: economici, culturali e di salute pubblica.

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