La crescita dei costi di produzione è l’unico neo che spaventa i risultati del comparto caseario, il quale ha mostrato grandi capacità di resilienza nel sopportare le straordinarietà dell’emergenza Covid ed è già proiettato in un futuro prossimo di espansione.
Nel 2020 sono state 463 000 le tonnellate di formaggi e latticini venduti, un aumento rispetto al 2019 dell’1,7%, mentre il controvalore è calato del 3%; numeri che dimostrano come gli scossoni recenti non abbiano colpito il settore in maniera severa.
E i dati del primo semestre del 2021 sottolineano un caseario nazionale lanciato sul mercato estero: sia la quantità (+11%) che il valore (+13%) sono cresciuti in maniera rilevante rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Fonte: Ismea