Il comparto lattiero-caseario, come l’intera economia mondiale, sta vivendo i dubbi e le difficoltà legati all’emergenza coronavirus.
La situazione ha oscillato tra una timida ripresa post-lockdown a cavallo della metà del 2020 e la rinnovata crisi dovuta alla seconda ondata della pandemia.
I prezzi internazionali del burro, dopo aver toccato il valore minimo in Primavera, hanno visto una costante crescita fino a toccare sul finire di settembre una media di 3,5 euro al chilogrammo.
Ciò è stato possibile sia grazie a una rinnovata forza nella richiesta mondiale, sia all’intervento in favore dell’ammasso di scorte da parte della Commissione europea.