Kiwi, terminata la raccolta è il momento della programmazione

Kiwi, terminata la raccolta è il momento della programmazione

di Fabio Ciarla

La stagione della actinidiacoltura si è conclusa, nel nostro emisfero, con un misto di soddisfazione e di timori.

Vinta o comunque superata la fase critica della battaglia contro la batteriosi, la produzione è tornata a livelli ottimali e anche la richiesta sembra aver sostenuto un buon ricambio, ma le prospettive non sono del tutto rosee.

Sia per la crescita di competitor internazionali, Cina compresa, sia per la chiusura di alcuni mercati, come la Russia.

Terminata la raccolta è quindi l’ora delle riflessioni, come è avvenuto a livello internazionale alla 35esima INTERNATIONAL KIWI CONFERENCE (25-27 settembre) che si è tenuta in Spagna.

Sui tavoli di lavoro, dopo le presentazioni dello stato delle produzioni nei due emisferi, si è analizzata la situazione della batteriosi e soprattutto si è discusso della produzione globale con una proiezione verso i prossimi 5 anni.

La considerazione più importante emersa dall’appuntamento IKO sembra essere quella di una grande attenzione verso i nuovi impianti.

Se da una parte infatti è stato un bene che si siano sostituiti quelli distrutti dagli attacchi fitopatologici, dall’altra si sta rischiando di arrivare ad una sovrapproduzione, che arrecherebbe danni al mercato abbassando ulteriormente i prezzi di un frutto, in particolare per quanto riguarda il kiwi verde, già di per sé considerato una commodities.

Ma non si è discusso del futuro del settore solo a livello internazionale, anche nelle nostre terre si è svolto un importante evento dedicato a questo frutto e al suo futuro, vista l’importanza che riveste nell’agro pontino.

Parliamo di AgriKiwi EXPO, tenuto dal 23 al 25 settembre a Cisterna di Latina, affollato di espositori e di rappresentanti del mondo della produzione, impegnati in appuntamenti dedicati al lato commerciale così come al lato scientifico del settore.

Tra questi anche Michelino Zeoli, della Zeoli Fruit, che ha ricordato come – tra le altre difficoltà – stia creando particolari problemi il blocco delle esportazioni in Russia.

Un momento importante questo fine settembre per un settore come quello del Kiwi, più che mai in bilico tra opportunità e rischi, che tuttavia può e deve continuare ad essere un punto di riferimento per l’agricoltura pontina.

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