Il grande successo che sta ottenendo la produzione biologica, vero fiore all’occhiello dell’agroalimentare italiano, porta purtroppo a continui tentativi di truffa per sfruttarne i vantaggi.
È il caso di un gruppo con sede principale nel veronese, ma anche con estese proprietà in paesi esteri, di cui una buona parte in Romania.
Le diverse aziende facenti parte di questo gruppo avrebbero usato diversi mezzi non ammessi in un regime di produzione biologica, come erbicidi e fertilizzanti di sintesi.
A portare a termine questa frode è stato l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi nella sua sezione del Nord Est, insieme ai Carabinieri del nucleo Tutela Agroalimentare di Parma ed ai comandi locali.
Fonte: Mipaaft
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13274