Fattorie Sociali, per una volta l’Italia fa scuola

Fattorie Sociali, per una volta l’Italia fa scuola

L’agricoltura sociale italiana oltre a conquistare nuovi spazi si candida ad essere un esempio per il resto del mondo.

Il nostro Paese conta al momento 400 cooperative agricole sociali impegnate lungo tutta la filiera, dalla coltivazione all’industria alimentare al commercio, con oltre 4.000 lavoratori dipendenti, per un valore della produzione di 200 milioni di euro.

Se ne è parlato al workshop promosso dall’editrice “L’Informatore Agrario” all’interno della tre giorni de “La vita in campagna” di Montichiari.

A fare la differenza è proprio la capacità delle Fattorie Sociali di donare nuove esperienze di pensiero e azione alle persone, individui con handicap fisici o psichici ma anche con dipendenze (alcol, droga e ultimamente ludopatie), ex detenuti e disoccupati di lungo corso.

L’Agricoltura Sociale – ha sottolineato la vicepresidente della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Cinzia Pagni – arriva spesso lì dove il welfare istituzionale non riesce a essere efficace ed efficiente. E’ vero che l’Italia, su questa specifica attività agricola, è un passo avanti rispetto ad analoghe realtà europee. Siamo un modello che può fare scuola nel mondo, tanto che disponiamo di una legge nazionale, anche se ancora non è stato varato il decreto attuativo collegato.

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