di Fabio Ciarla
La notizia arriva dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e riguarda l’assegnazione di 400 milioni di euro di fondi proprio al dicastero di via XX Settembre da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), istituito presso la Presidenza del Consiglio.
L’ingente stanziamento è destinato a supportare i contratti di filiera e di distretto, interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, il piano Agricoltura 2.0 e le multifunzionalità della foresta, oltre che l’uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali.
Questo nuovo finanziamento si aggiunge ai 200 milioni già assegnati dal CIPE per i contratti di filiera e di distretto, ed è finalizzato alla promozione della competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura.
Va infine a supportare una esigenza ambientale l’attenzione alle infrastrutture irrigue, nell’ambito di una strategia rivolta alla riduzione e al contenimento dei processi di desertificazione e salvaguardia degli ecosistemi, con l’adeguamento ai cambiamenti climatici nelle zone agricole a rischio esondazione e di miglioramento della qualità e quantità dei corpi idrici superficiali e sotterranei. L’obiettivo, ovviamente, è duplice. Da una parte si vuole tutelare l’ambiente e dall’altra si tenta di promuovere un uso efficiente delle risorse a cominciare proprio da quelle idriche.
Una buona notizia per l’agricoltura nazionale, che deve continuare il processo di rinnovamento e modernizzazione, proprio sfruttando i canali legati all’uso responsabile e razionale delle risorse, che significa anche risparmi economici oltre che ambientali.
