Arriva la vendemmia e arrivano i controlli, online il vademecum del Ministero

Arriva la vendemmia e arrivano i controlli, online il vademecum del Ministero

di Fabio Ciarla

La vendemmia è ormai alle porte e, come sempre, cominciano le preoccupazioni e gli adempimenti per le imprese vitivinicole. Dai controlli sulla forza lavoro, con esempi clamorosi di multe anche ai parenti di secondo grado, a quelli sulla movimentazione delle uve e dei mosti. In questo senso c’è ovviamente bisogno di una vigilanza accurata per evitare e contrastare al massimo le frodi. Per questo il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ha pubblicato sul proprio sito un vademecum per tutti gli operatori del settore nel quale sono riassunti i principali adempimenti a carico delle imprese vitivinicole, le norme di riferimento e le disposizioni applicative. Guida pratica particolarmente importante visto che siamo nella prima stagione vendemmiale del nuovo registro telematico, che ha preso vita in forma sperimentale lo scorso 1 aprile.

Proprio in base alle specifiche linee guida già diramate, l’ICQRF effettuerà i controlli sulla raccolta e la movimentazione delle uve, sulle operazioni di trasformazione e sulla circolazione dei prodotti e dei sottoprodotti vitivinicoli ottenuti. Sono inoltre previsti controlli sui prodotti in ingresso ai porti e sulla produzione dei mosti concentrati e dei mosti concentrati rettificati.

La novità, come anticipato, è che per la prima volta in Italia e nell’UE la campagna vendemmiale sarà contraddistinta dall’utilizzo del registro dematerializzato la cui sperimentazione è iniziata l’1 aprile, e che diventerà obbligatorio solo dall’1 gennaio 2017. Lo scopo è quello di consentire agli operatori di prendere confidenza con le nuove funzionalità telematiche.

“Grazie al superamento delle registrazioni su supporto cartaceo – fanno sapere dal Ministero – diminuirà l’esigenza di operare sul campo da parte degli ispettori aumentando l’efficacia e l’efficienza dei controlli e, nel contempo, riducendo l’aggravio per le imprese. In un’ottica di semplificazione e competitività anche nel corso di questa campagna l’Icqrf applicherà in tutti i casi previsti lo strumento della diffida, già introdotto grazie al decreto Campolibero”.

Di certo si punterà al massimo contrasto delle condotte fraudolente, speriamo solo che il sistema sia sufficientemente sperimentato per la risoluzione veloce di problematiche legate magari ai piccoli produttori, spesso difficilmente considerati in applicazioni di così grande portata.

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