In pieno svolgimento “Cibus Connect” a Parma, appuntamento che si alterna a Cibus e che prevede un approccio più legato all’approfondimento e allo scambio B2B.
L’evento organizzato da Fiera di Parma punta a diventare una piattaforma per l’internazionalizzazione del Made in Italy alimentare, nei due giorni di fiera (12 e 13 aprile) sono in esposizione i nuovi prodotti per il mercato italiano e l’export, sono previsti inoltre un Forum internazionale e 12 workshops per una strategia di sviluppo del comparto.
Sono 400 gli espositori di Cibus Connect, tra cui 50 produttori selezionati da Slow Food, che presenteranno i loro prodotti nuovi, grazie anche a numerosi show cooking.
I più attesi, come sempre, sono i buyer, sia esteri che italiani.
Tema centrale della fiera è la la riflessione su come intervenire sul mercato nazionale per aumentare i consumi e su come migliorare l’export del food made in Italy.
Gli appuntamenti sono il Forum internazionale sul “Posizionamento del Made in Italy Alimentare nell’evoluzione internazionale dei consumi”, organizzato da Federalimentare e Fiere Parma in collaborazione con TEH-Ambrosetti e 12 workshop sulle tematiche più attuali del settore.
Dai racconti della prima giornata di fiera sembra già raggiunto l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione la qualità dell’agroalimentare, in particolare dell’ortofrutta nelle sue molteplici espressioni, soprattutto in vista di un export più solido e concretamente remunerativo.