L’ondata di gelo che ha colpito l’Italia in questo inizio di 2017 ha flagellato sicuramente più il Mezzogiorno che il centro Italia, ma non ha mancato di creare disagi e danni anche nel Lazio.
In particolare per quelle colture orticole a campo aperto che in questo periodo stavano arrivando a maturazione o erano in pieno sviluppo, che sono state fortemente colpite.
Dimezzate le produzioni finocchi, rape, broccoli e carciofi, con inevitabili aumenti dei prezzi per quelli che sono arrivati sul mercato con punte del 60% di rincaro.
E non va meglio neanche a chi coltiva in serra, il freddo costante costringe infatti gli agricoltori ad accendere i riscaldamenti anche di giorno, facendo così lievitare i costi di gestione delle aziende.
Una situazione difficile se non tragica, per la quale le associazioni di categoria hanno chiesto un intervento centrale paventando anche lo Stato di Calamità.
Il che significherebbe, in sostanza, credito agevolato per i coltivatori e un sostegno per uscire dalla crisi di queste settimane in attesa che arrivino a maturazione altri prodotti visto che quelli danneggiati, ormai, sono irrecuperabili.
Possono sperare invece in una stagione più “facile”, se le cose non andranno peggio per altri motivi, i coltivatori di frutta, nonché i produttori di vino e olio.
Il gelo intenso di questi giorni dovrebbe infatti aver debellato, o comunque ridotto di molto, le popolazioni di parassiti che tanti danni provocano in fase di maturazione di uva, olive e frutta in genere.