Il rapporto di Ismea contiene i dati caratterizzanti il quadro del 2020 dell’uva da tavola.
Per quanto riguarda la produzione nazionale bisogna fare una differenziazione tra una valutazione qualitativa e quantitativa.
Al buon profilo qualitativo, corrisponde uno stabilizzarsi con gli ultimi anni del quantitativo raccolto nel 2020, dato il bilanciarsi tra la diminuzione in resa di alcuni areali e l’ingresso di nuovi impianti.
Gli scambi con l’estero hanno visto un grande risultato del prodotto italiano, vero e proprio respiro di sollievo per un dato in crescita in questo periodo di emergenza Coronavirus: rispetto al primo semestre del 2019, nello stesso periodo di quest’anno si è registrato un aumento del 35%.