Mantiene il gusto, preserva le sostanze nutritive ed è facilmente riciclabile, ecco in sintesi le tre motivazioni che rendono il vetro il contenitore migliore per conservare l’olio (e il vino).
A definire i vari aspetti di questa perfetta unione due ricerche realizzate dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa e dal Dipartimento di Scienze e Innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale – Alessandria.
Nella ricerca realizzata dal professor Emilio Marengo del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica Università del Piemonte Orientale – Alessandria sono stati studiati campioni di olio extra vergine imbottigliato in diversi contenitori: bag-in-box, bottiglia di polietilentereftalato (PET), latta, bottiglia di vetro chiaro e di vetro verde UVAG.
I parametri considerati nello studio hanno preso in considerazione aspetti importanti sia dal punto di vista merceologico che nutrizionale.
I risultati hanno evidenziato in particolare che il contenuto di quercetina (importante antiossidante naturale) diminuisce progressivamente nel tempo in tutti i contenitori, ma la diminuzione è meno marcata nei campioni conservati nel vetro verde UVAG.
Per quanto riguarda i metalli, zinco e nichel presentano concentrazioni diverse a seconda del tipo di contenitore: la concentrazione del nichel, un metallo allergenico e tossico, risulta maggiore nei campioni conservati nella latta e nel bag-in-box, mentre quella dello zinco, un micro-elemento essenziale, presente in svariati enzimi, risulta maggiore nel vetro verde UVAG.
La ricerca ha riguardato anche il profilo volatile, cioè l’aroma o profumo, che deriva dall’insieme di numerose sostanze chiamate “osmofore” (ne sono state individuate 104) che sono in grado di caratterizzare la freschezza, la genuinità e la qualità di un alimento.
L’analisi condotta ha sottolineato che i contenitori di vetro hanno un contenuto di composti volatili maggiore rispetto agli altri, indice che si mantiene più a lungo la ricchezza iniziale del profumo.
Tornando invece al valore ambientale del vetro, si è visto come negli ultimi anni si sia proceduto con un alleggerimento dei contenitori (e quindi un risparmio della materia prima), nonché con un aumento del riutilizzo di vetro di scarto.