Olivicoltura in Europa, dati e progettualità

Olivicoltura in Europa, dati e progettualità

I dati arrivano dallo studio “The EU olive and olive oil sector – Main Features, challenges and prospects” reso noto a settembre dal Servizio Ricerca del Parlamento Europeo, l’interpretazione però va ovviamente fatta singolarmente e per ogni Paese a proprio modo. 

In Europa abbiamo 5 milioni di ettari di uliveti che producono circa 7 miliardi di euro di valore ogni anno grazie a un milione e mezzo di aziende sparse soprattutto, oltre che in Italia, in Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Portogallo e Slovenia.

Proprio la penisola Iberica, con Spagna che da sola ha la metà degli uliveti europei, rappresenta l’area con le aziende più grandi, e non è un mistero che sono quelle che hanno più forza sul mercato.

Dato rinforzato dalla produzione totale, sono spagnole infatti oltre il 70% delle olive europee, con Italia e Grecia che seguono a larghissima distanza con un 20% totale equamente diviso (in funzione delle stagioni).

Una differenza che, secondo il rapporto UE, non tenderà a ridimensionarsi, bensì a crescere, con un aumento della produzione spagnola e un leggero calo nel resto dei grandi Paesi produttori, Italia compresa. 

Il futuro però è anche innovazione, con l’intervento sempre più massiccio della meccanizzazione e un grande dibattito sulla sostenibilità e sugli impianti intensivi o superintensivi.

Una soluzione, quest’ultima, che tocca minimamente l’Italia, per la quale si prospetta uno sviluppo decisamente più interessante verso la promozione delle differenze qualitative e produttive.

Vedremo se il sistema produttivo tricolore riuscirà a raccogliere la sfida e invertire la tendenza, che ci vede calare ancora in termini produttivi e, quindi, di importanza a livello europeo.

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