A partire dal 13 febbraio, nelle piazze e nei vicoli della Ciociaria, si assisterà a festose sfilate di carri allegorici, all’insegna della tradizione, della musica e del buon cibo.
Lo storico Carnevale di Frosinone o “Festa della Radeca”, ricorrenza dalle radici antiche, avrà luogo il 13 febbraio.
L’evento celebra l’eroica rivolta dei Frusinati, avvenuta a fine settecento contro le truppe d’occupazione francesi, in cui risalta la figura del generale Franco Championnet.
La sfilata inizierà alle ore 14:00 di martedì grasso, dopo aver gustato un piatto tipico della cucina ciociara: il maccarune.
Conosciuti anche come “fini fini”, i maccarune vengono preparati con una delle ricette più antiche di tutto il Lazio meridionale, una tradizione che si tramanda di madre in figlia da secoli e di cui si hanno le prime notizie già agli inizi del 500.
E’ una sfoglia classica fatta di farina e uova, la cui caratteristica risiede nel taglio sottile.
Quest’ultimo è conferito dall’utilizzo della “chitarra”, una tavola di legno con diversi fili di ferro ben tirati.
Come da tradizione, la sfoglia si adagia sopra lo strumento e con il mattarello, attraverso una pressione rotatoria, se ne ottiene il taglio.
Nella loro preparazione tradizionale si condiscono con il classico ragù ciociaro, fatto con gli scarti del pollo (rigaje) e insaporito in un battuto di lardo o grasso di prosciutto, aglio e prezzemolo.
Infine il piatto viene servito con il pecorino locale. Nella stagione estiva il condimento si alleggerisce e al ragù si aggiunge semplicemente del pomodoro e del basilico.
Alle ineguagliabili fettuccine locali, accompagnate da canti popolari come “La canzone de Carnuale” e da danze tipiche, si aggiungono fiumi di vino rosso.
Quest’ultimo è un altro fiore all’occhiello del territorio Ciociaro.
Sui terreni argillosi sono coltivati vitigni di antichissime origini cui furono affiancati, a partire da metà ‘700, vitigni nuovi, tra cui quelli importati dalla Francia come Cabernet e Merlot.
Oltre al vitigno autoctono rosso regionale del frusinate, “Cesanese d’Affile” (il Cesanese del Piglio DOCG, il Cesanese di Affile DOC e il Cesanese di Olevano DOC), in queste zone si produce anche un ottimo bianco IGT come la Passerina del Frusinate.
Anche i dolci ciociari non sono da meno.
In particolare modo il “Carnevale dei Lari”, che si terrà a Sora il 13 febbraio e il celebre “Carnevale di Pontecorvo”, previsto il 10 e l’11 febbraio, saranno due eventi imperdibile per assaporare le squisitezze locali.
Tra queste: le “cicerchia” (ciambelline al vino), i “cecamarini” o “accecamariti” (strufoli) e le “nnocche” (frappe), tutti dolci legati alla festività carnevalesca.
Le ricette sono tramandate oralmente, di madre in figlia e rappresentano a pieno la semplicità della tradizione ciociara.
Tutto ciò, unito all’atmosfera di festa e all’entusiasmo con cui partecipano gli stessi cittadini, rendono il Carnevale Ciociaro un appuntamento imperdibile per chiunque desideri conoscere e gustare la storia e le prelibatezze del territorio.