L’orizzonte del sistema agricolo italiano non è certo quello dell’incremento del numero complessivo di aziende, tenuto conto della ormai consolidate tendenze alla riduzione della Superficie Agricola Utilizzata per effetto dell’urbanizzazione, al trasferimento di terreni (cessione o affitto) dalle piccole aziende ad aziende di maggiore dimensione, come evidenziato dal costante incremento della SAU media aziendale.
Per quanto riguarda le imprese iscritte al Registro delle Imprese, che producono beni e servizi per il mercato, e attualmente rappresentano poco più del 51% delle aziende complessive, sarebbe stato lecito attendersi un graduale decremento del loro numero, vista la crescita della superficie media aziendale (nel 2013, 8,5 ha; fra il 2000 e il 2013, +3 ha).
Tale riduzione si è verificata, e anzi vi è stata fra il 2010 e il 2015 una riduzione delle aziende agricole iscritte nel Registro di ben 101 mila unità (-11,7%). Il trasferimento di parte dei terreni dalle piccole alle grandi aziende, che sono andate incontro a chiusura, ha riguardato, soprattutto dopo il 2007, anche aziende agricole già iscritte al Registro, ove evidentemente le piccole (quelle con uno o nessun addetto rappresentano oltre l’80% delle iscritte) hanno visto venir meno i margini di convenienza economica.
Nel 2015 questo fenomeno di “polarizzazione” del sistema agricolo in direzione delle aziende di maggiore dimensione, che indubbiamente contribuisce alla razionalizzazione e alla modernizzazione della produzione primaria, sembra essersi attenuato (la riduzione delle iscritte nel Registro delle Imprese è stata inferiore all’1%).
Tuttavia, sono aumentate le forme di impresa più strutturate come quelle di società di capitale (14.710, +88% rispetto il 2000) e società di persone (59.002, +17,9%).
Le valutazioni precedenti spiegano anche perché negli ultimi anni le aziende agricole iscritte nel Registro delle Imprese condotte da giovani al disotto dei 35 anni e da donne siano diminuite più dell’insieme: le donne e i giovani paiono condurre prevalentemente aziende agricole di medie-piccole dimensione che, come abbiamo visto, sono quelle maggiormente interessate da riduzione numerica.
Peraltro, nel 2015, mentre le aziende “giovanili” confermano la riduzione sensibilmente superiore al totale (-3% rispetto a -1%) già riscontrata nel quinquennio precedente, le aziende “femminili” alternano la tendenza con una flessione leggermente inferiore (-0,7% rispetto a -0,9%)
Fonte: “Centro Studi Confagricoltura”