Torna, dall’1 al 3 febbraio a Milano, “Olio Officina Festival – Condimenti per il palato & per la mente”, l’evento forse più importante a livello nazionale per l’affermazione di una solida cultura dell’olio, nonché dell’aceto e di ogni altro condimento.
La sede è sempre il Palazzo delle Stelline, mentre l’intento – si legge sul sito ufficiale – è quello di “riformulare l’abituale approccio con i grassi, e, più in generale, con i condimenti in cucina.
L’obiettivo è soddisfare l’urgente necessità di volgere lo sguardo a nuovi percorsi esplorativi, attraverso l’adozione di linguaggi e stili interpretativi inediti e inusuali.
Olio Officina Festival non è soltanto cultura materiale, ma è soprattutto un luogo di cultura alta e di confronto.
Da qui l’impegno a non confinare l’attenzione ai soli condimenti che soddisfano il palato, ma di estendere equamente il medesimo interesse anche ai condimenti che nutrono e impreziosiscono la mente.
All’interno del festival, accanto all’officina, luogo del fare, vi è anche un apposito spazio per l’intrattenimento.
Il progetto è stato ideato ed è diretto da Luigi Caricato, si sviluppa a partire da una mezza giornata introduttiva e in due intense giornate a doppio binario, da una parte il pubblico professionale, dall’altra il pubblico generalista, con un ricco programma fatto di momenti dedicati a workshop, tavole rotonde, dialoghi, interviste, scuole di cucina, degustazioni guidate con sedute di assaggio, brevi corsi di degustazione per neofiti, mostre d’arte, proiezioni video, spettacoli, performance, e un caffè letterario in cui si svolgono presentazioni di libri alla presenza di personaggi di grande spessore e autorevolezza.
È bene chiarire quindi che Olio Officina Festival è rivolto a un’utenza allargata, di diversa estrazione, con da una parte tutti gli appassionati cultori dell’olio extra vergine di oliva e della buona cucina, e dall’altra il pubblico professionale, composto da chef, maestri di cucina, buyer Gdo e operatori del canale Horeca.