Si è riunito a Firenze il Consorzio Nazionale Olivicoltori, alle prese con una situazione del mercato e produttiva difficile come non mai.

L’Assemblea nazionale, il cui slogan è “La risposta: più olivicoltura italiana”, ha tentato di analizzare lo stato del comparto olivicolo-oleario e trovare strategie condivise per affrontare le minacce che arrivano in particolare dal Mediterraneo in senso ampio.

Si parte dal dato di fatto che l’olio extravergine d’oliva italiano ha dominato la scena mondiale per oltre un secolo, primeggiando in produzione e qualità.

Oggi però le cose non stanno più così, Paesi come Spagna e Grecia producono più olio dell’Italia e la concorrenza aumenta ancora se si pensa ai Paesi del bacino del Mediterraneo che stanno investendo molto su tecniche produttive e incentivi alle esportazioni.

Resiste, per il momento, la leadership italiana sulla qualità.

Insomma una situazione delicata, che richiede l’intervento di tutti.